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Let me Google that for you: combatti la pigrizia

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Tempo di lettura: 3 minuti

Quando si ha la nomea di “smanettone” o “sei bravo con i computer” di solito si diventa, volenti o nolenti, il supporto tecnico di tutta la cerchia di amici. Questo spesso porta a ricevere tonnellate di domande che potrebbero trovare risposta con una semplice ricerca su Google. In questo caso Let me Google That For You (LMGTFY) può davvero aiutarvi a spiegare, con simpatia, che quella domanda ha una risposta molto semplice da trovare e non è il caso di tirarvi in ballo.

Let me Google that for you: una nuova versione del classico R.T.F.M.

Soprattutto in ambito tecnico una risposta estremamente valida al 99% delle domande è il classicissimo R.T.F.M. (Read The Fuckin’ Manual). Una sua variante più educata è “Hai cercato su Google prima di chiedere?”. Questa risposta mi ricorda i primi tempi nel club di informatica dell’università: mi ero appena approcciato a linux e avevo tonnellate di domande. Per qualsiasi dubbio, soprattutto per pigrizia, mi ritrovavo a chiedere qualsiasi cosa ad un compagno di club molto bravo. La risposta era sempre “Hai cercato su Google?”. Un giorno all’ennesima esortazione gli ho chiesto: “Ma non faresti prima a dirmelo invece di darmi sempre la prima risposta?”.

E' difficile che tu sia il primo ad avere quel problema

La sua risposta è stata, per certi versi, illuminante: “Pensi davvero di essere il primo ad avere quel dubbio? Soprattutto se sei alle prime armi sicuramente non sarà nulla di così strano o insolito. Se cerchi su Google scoprirai che, nel 99% dei casi, la risposta che cerchi è in uno dei primi tre link che ti proporrà il motore di ricerca. Se non lo trovi lì allora potrebbe essere interessante discuterne altrimenti stai facendo perdere tempo ad una persona per un quesito davvero banale”.

Let me Google that for you: una funzione didattica

Usare Let me google that for you, dal mio punto di vista, ha una funzione didattica. Invogliare le persone ad essere curiosi, a cercare da soli la risposta senza avere la “pappa pronta” aiuta loro ed aiuta voi:

  • Aiuta i vostri amici ad entrare nell’ottica di cercare da soli le risposte ai propri dubbi. Questo farà capire loro che molto spesso hanno le risposte a portata di mano. Inoltre potrebbero imparare più di quanto stanno cercando.
  • I vostri amici dovrebbero quindi entrare nell’ottica del “chiedo solo se dopo un po’ di ricerche non trovo nulla”: questo dovrebbe farvi risparmiare tempo.

Come funziona Let Me Google That For You

Let me Google That For You non fa altro che generare un’animazione didattica su come si fa quella ricerca su Google e vi genera il link da mandare al vostro amico. 

In questo link in modo scherzoso sono riportate le tre azioni fondamentali:

  1.  Scrivere la propria domanda nel campo testuale di ricerca
  2. Cliccare il tasto search
  3. Compare la scritta “Come on? Whas that really so hard?”
Dopo di che la pagina mostrerà i risultati di quella ricerca su Google!
Se volete avere un’idea più precisa di cosa vi offre Let Me Google That For You guardate qui!

LTMGTFY telegram bot

Come sapete io ho una passione per i bot Telegram. Anche in questo caso non poteva mancare! Questo è il Bot Telegram di Let Me Google That For You: t.me/letmegbot utilissimo quando i vostri amici vi chiederanno qualcosa su Telegram.

Un modo scherzoso di aumentare la curiosità

Questo servizio in effetti non ha una grande utilità. Ma lo trovo un modo carino di provare a convincere i miei amici a fare qualche ricerca in autonomia prima di contattarmi. Anche perché molto spesso non ho la soluzione al loro quesito e quindi, anche io, ovviamente, cerco su Google.

E voi? Avete amici che vi hanno eletto a loro servizio tecnico personale? Userete LMGTFY? Fatemelo sapere nei commenti! 

Come sempre, anche in questo articolo, vi ricordo che se vi piacciono gli articoli di questo blog potete iscrivervi alla mailing list o potete, in alternativa, ricevere tutti gli aggiornamenti sul mio canale telegram!

Buone ricerche a tutti!

Alessandro

Ingegnere, musicista e public speaker per diletto. Appassionato di programmazione, tecnologia e qualsiasi cosa possa definirsi anche minimamente nerd!

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