Meeting toastmasters con delitto: giustizia è fatta!
Ed eccoci alla puntata finale della serie di articoli sul meeting toastmasters con delitto. Questo format che abbiamo sperimentato insieme al mio club gli Erzelli Toasters che, per una sera, ci ha visto nei panni di novelli Hercule Poirot il tutto sempre all’insegna del public speaking.
In questo articolo vi racconto qualche retroscena dell’incontro, come abbiamo gestito gli imprevisti e qualche idea aggiuntiva nel caso voleste provare questa esperienza insieme al vostro club Toastmasters.
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Meeting toastmasters con delitto: il materiale
Ecco tutto il materiale che abbiamo creato per il meeting toastmasters con delitto per essere sicuri che tutto andasse secondo il copione. Nonostante questi accorgimenti abbiamo avuto qualche piccolo imprevisto che abbiamo dovuto gestire al volo ma ve lo racconto più avanti nell’articolo:
La trama del delitto
Questo documento racchiude tutta la trama del delitto qui trovate tutta la storia e come abbiamo distribuito gli indizi.
Gli appunti per ogni ruolo del meeting
Ovviamente abbiamo preparato un mini documento per ogni ruolo del meeting. Questo per fare in modo che ogni partecipante sapesse cosa fare e quali indizi disseminare.
Il form per votare il colpevole
In questo meeting ovviamente non si è votato per il best speaker o il best evaluator. Abbiamo votato per trovare il colpevole.
Quindi abbiamo creato un form dedicato che potete vedere qui
Link per le votazioni
Solitamente per le votazioni abbiamo un link standard che abbiamo incluso nel linktree del club. Visto che in questo caso era un form particolare e usato “una tantum” abbiamo creato questi piccoli talloncini che abbiamo stampato e distribuito a inizio meeting a soci e ospiti in sala.
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Imprevisti nel meeting Totmasters con delitto
L'assassino aveva un alibi di ferro
Il primo sospettato, il primo speaker era il colpevole. E stava filando tutto liscio quando il nostro caro socio, che interpretava un luminare del mondo dell’intelligenza artificiale, durante la sua deposizione afferma candidamente che il giorno del delitto “era a Los Angeles per una conferenza”. Quindi abbiamo dovuto improvvisare cambiando le carte in tavola: il meeting toastmasters con delitto non poteva arenarsi. In teoria avrei dovuto lasciare parlare liberamente il socio sul palco (del resto stava presentando il suo speech) ma siamo passati ad una vera e propria modalità interrogatorio: dopo averlo torchiato facendogli presente che compariva nelle registrazioni di sicurezza del campus proprio il giorno dell’omicidio, il sospettato ha ammesso che era sì alla conferenza di Los Angeles ma nel metaverso. Dieci punti a grinfondoro per la supercazzola creativa!
Salvataggio in corner per Rinaldo ma promemoria per me: ricordare al colpevole che non può tirare fuori un alibi che lo scagioni completamente.
Manca l'arma del delitto
La confrenza di Los Angeles ha stravolto un po’ i piani e così il nostro caro sospettato non ha fatto cadere dalla tasca il props (un cavo usb) che nella trama era l’arma del delitto.
Per ovviare all’incoveniente abbiamo sfruttato Carla, il nostro general evaluator. A differenza di quanto pianificato Carla ha tirato fuori un cavo USB dicendo che era stato trovato sulla scena del crimine e Rinaldo che ha intuito il gioco ha subito riconosciuto il cavo USB come suo. Di fatto autoincriminandosi.
Alla fine nonostante gli imprevisti la trama ha funzionato ed il meeting toastmasters con delitto ha visto la sua soluzione. Il colpevole è stato consegnato alla giustizia.
Qualche suggerimento per evitare incovenienti
Meno divide et impera
Pianificando il meeting abbiamo mantenuto la strategia del divide et impera. Ogni partecipante sapeva solo il minimo sindacale per presentare la propria parte. Questo anche per permettere ai soci di giocare. Tuttavia col senno di poi almeno il colpevole deve avere una visione più ampia e probabilmente, dovessimo dirate il meeting Toastmasters con delitto gli darei accesso alla trama completa. In questo modo si eviterebbero alibi di ferro o props mancanti.
Interroga i sospettati
Un’altra soluzione per ovviare incovenienti è quella di fare un vero e proprio interrogatorio. In questo caso bisognerà accordarsi in modo più dettagliato con gli speaker sulle domande e su cosa serve che venga detto nelle risposte.
Questa modalità lascia meno libertà agli spekaer e forse si allonta un po’ più del dovuto da un discorso classico ma sicuramente aiuta a gestire meglio imprevisti e brutte soprese.
Idee per il meeting Toastmasters con delitto
Una giuria popolare
Nel caso ci siano soci liberi da ruoli desiderosi di parlare si potrebbe pensare di introdurre, verso la fine del meeting toastmasters con delitto una fase di round robin dove tutti i partecipanti possono dire secondo loro chi è il colpevole. Un po’ come se ci fosse una giuria popolare. In questo caso alcuni soci potrebbero essere usati per depistare le indagini o dare suggerimenti.
Più personaggi
Questa variante l’ho già introdotta nell’articolo dove vi ho parlato del table topic. Potrebbe essere simpatico assegnare ad ogni partecipante della fase di improvvisazione un personaggio in linea con la trama. Questo per dare più colore alla narrazione e più sfaccettature alla parte di improvvisazione.
E voi?
Ora la serie di articoli sul meeting con delitto è coonclusa. Che ne pensate? Vi piace questo format? Lo proverete nel vostro club Toastmasters? Come modifichereste questo format? Se avete idee o suggerimenti, raccontatemelo nei commenti, vi aspetto!
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