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Meeting Toastmasters con delitto

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Tempo di lettura: 6 minuti

Recentemente, insieme al mio club Toastmasters, gli Erzelli Toasters, abbiamo portato in scena un meeting con delitto, un’idea che ho partorito insieme alla mia presidente dopo che un giorno, in pausa pranzo, ci siamo chiesti se fosse possibile trasformare il format della cena cena con delitto in un meeting Toastmasters senza snaturarlo. Spoiler: sì, si può ed è terribilmente divertente. Visto che dopo il meeting abbiamo ricevuto tanti feedback ed il format è stato apprezzato, ho pensato di scrivere una serie di articoli dove vi racconto la nascita passo passo di questo meeting particolare in modo da poterlo replicare nel vostro club.

In questo primo articolo vi introduco il concetto alla base del format, cosa serve per metterlo in scena e un po’ di idee preliminari. Ovviamente seguirà una serie di articoli dedicati alle varie fasi del meeting con delitto con tutte le spiegazioni dettagliate su come gestire ogni ruolo!

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Dalla cena con delitto al meeting Toastmasters

Se non erro era il 2018 quando nel mio club era stata organizzata una cena con delitto. Una classica cena con delitto dove era stata ingaggiata una squadra di attori per mettere in scena l’efferato omicidio e dove tutti i soci Toastmasters avevano partecipato in qualità di investigatori. Più volte mi sono chiesto se un meeting potesse accogliere questo format senza perdere la sua componente di crescita ed educativa.

È in ogni caso un meeting

La grossa sfida, almeno dal mio punto di vista, è proprio quella di mantenere tutte le fasi del meeting senza snaturarle. Uno speech resta uno speech e fa riferimento in ogni caso al suo progetto Pathways. Idem per le valutazioni. Devono mantenere la loro funzione ed essere supportive allo speaker. Il Table Topics deve comunque aiutare ad allenarsi nell’improvvisazione.

Questo è stato un paletto che ho voluto subito mettere dal primo momento della fase di design: doveva essere un meeting alternativo sì, divertente pure, ma che mantenesse la sua natura senza dover sacrificare nessuna parte all’insegna del delitto.

Meeting Toastmasters con delitto: how to

Serve un contesto

È abbastanza tautologico ma come primo passo serve definire una storia delittuosa. Nel caso del mio club la storia è abbastanza immediata. Siamo un club Toastmasters all’interno del Great Campus di Genova. Tecnologia, grandi aziende e innovazione in questo momento storico può voler dire solo una cosa: intelligenza artificiale. La vittima stava lavorando ad un algoritmo innovativo che avrebbe rivoluzionato lo stato della ricerca sull’intelligenza artificiale.

Serve una vittima

La prima ipotesi era di designare la vittima scelta tra i soci del club. Qualcuno che si prestasse a fare il cadavere per tutto il meeting. Non siamo un club scaramantico ma insomma dire a qualcuno che verrà ucciso strangolato con un cavo USB non è bello. Inoltre quel socio, in quanto vittima, non avrebbe potuto partecipare al meeting in forma attiva. Non andava bene. Quindi abbiamo fatto creare all’intelligenza artificiale la vittima perfetta: Giovanni Rossi.

Perfetta per un semplice motivo: non esistendo nel mondo reale potevamo ucciderla “per gioco” senza impattare le risorse del club e senza augurare la morte a nessuno.

Abbiamo presentato Giovanni in anteprima sui social del nostro club in vista del meeting Toastmasters con delitto. Giovanni avrebbe partecipato al meeting in qualità di special guest tenendo uno speech proprio sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

In questa foto abbiamo nascosto un piccolo Easter-Egg: Giovanni fa parte del laboratorio (inventato) Virtual Intelligence and Cognitive Technologies Innovation for Machine-learning il cui acronimo è proprio V.I.C.T.I.M. ci avevate fatto caso?

Creiamo la storia e gli indizi del meeting

Dopo aver creato il contesto e dato vita alla vittima il movente è nato da solo: “qualcuno era invidioso dei suoi risultati e l’ha fatto fuori venerdì sera alla chiusura del campus”. Questo ha portato alla creazione dei tre sospettati ovvero i 3 speaker del meeting.

Sospettati

  • Il vecchio professore direttore del laboratorio, eminenza nel campo dell’I.A. e mentore di Giovanni. Molto famoso e rispettato ma non brillante e veloce come il suo pupillo.
  • Una collega che lavorando nella stessa squadra di Giovanni rischiava di essere offuscata dai risultati strabilianti ottenuti dalla vittima.
  • Una ricercatrice di un gruppo antagonista in lotta con Giovanni per ottenere i fondi di ricerca dal Great Campus.

Gli altri ruoli

Da qui parte tutto e ogni ruolo del meeting è stato riletto in chiave poliziesca per avere il nostro meeting con delitto. Se i tre speaker diventano i sospettati allora i valutatori sono diventeranno i loro avvocati ed i partecipanti al table topics saranno i testimoni interrogati dall’investigatore, il Toastmasters of the Day. Il General Evaluator è diventato il capo della polizia scientifica supportato dal suo team di analisti forensi (timer, ah-counter e grammarian). Ogni ruolo aveva uno o più indizi da fornire.

Indizi

Non volevamo che la storia fosse troppo facile da decrifrare (in realtà poi mi sono reso conto che avrei potuto essere più cattivo) quindi abbiamo disseminato la storia di depistaggi. Un set di indizi portavano correttamente al colpevole. Un secondo set di indizi serviva semplicemente a depistare facendo apparire colpevole un indiziato innnocente. In questo primo esperimento abbiamo distribuito gli indizi ed i depistaggi in rapporto 2:1. Per ogni depistaggio c’erano più o meno due indizi di colpevolezza.

Tanti indizi e depistaggi diversi

Gli indizi ed i depistaggi eran di varia natura e coinvolgevano tutte le parti del meeting. Abbiamo sfruttato anche il fatto di avere soci all’estero che si connettono online al meeting per simulare una fuga frettolosa all’estero che sa tanto di colpevolezza. Ecco qualche esempio di indizio.

  1. Frasi o allusioni che si richiede di inserire nello speech.
  2. Eseguire alcune azioni specifiche o mostrare dei props con una scusa.
  3. Mantenere un certo tempo di esposizione o breve o molto lungo.
  4. Usare gapfiller in punti specifici del discorso per sottolineare la propria indecisione.
  5. Essere in presenza o online supportando la propria location in un determinato modo.

Il meeting con delitto alla fine è un gioco

Questo format particolare è studiato per giocare tutti insieme e scoprire il colpevole. Quindi abbiamo inventato la seguente formula per rendere il gioco avvincente per chi assiste.

Bisogna trovare il colpevole ma anche essere i più veloci.

Procedendo nel meeting, al susseguirsi dei vari interventi il colpevole diventa sempre più palese. Quindi abbiamo creato un modulo di votazione che accettasse una sola risposta non modificabile.

In questo format solo il Toastmasters of the Day conosce il colpevole insieme a poche altre persone (in primis il colpevole e aggiungiamo nel mio caso la presidente e la VPE del club che mi hanno aiutato nella progettazione). Tutti gli altri soci possono giocare ad eccezione degli speaker.

In questo modo tutti i partecipanti sono di fronte ad una scelta: possono provare a lanciarsi ad inizio meeting dichiarando il colpevole quando gli indizi sono pochi e la soluzione è incerta oppure aspettare, raccogliere indizi e dare una risposta più certa ma col rischio che qualcuno ci abbia anticipato.

Prossime puntate

Questo è solo il primo di una serie di articoli sul meeting con delitto. Onde evitare di creare un mega articolo infinito ho deciso di spezzettarlo in 6 articoli diversi. Questo era il primo a cui seguiranno i seguenti articoli di dettaglio.

  • Gli speaker: i sospettati
  • I valutatori: gli avvocati
  • Il Table Topics: i testimoni
  • Il team tecnico: la squadra scientifica
  • Cosa ha funzionato e idee per le versioni future.

E voi?

Eravate con noi il 24 Aprile? Avete individuato il colpevole? Vorreste ricreare un meeting così nel vostro club?

Raccontatemelo nei commenti!

waveful

Alessandro

Ingegnere, musicista e public speaker per diletto. Appassionato di programmazione, tecnologia e qualsiasi cosa possa definirsi anche minimamente nerd!

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