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Waveful: la mia recensione un anno dopo

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Tempo di lettura: 6 minuti

Ultimo post del 2023 e per questo articolo torno a parlarvi di Waveful, ve ne avevo già parlato in questo articolo quando a Maggio 2022 avevo installato l’app da pochi giorni. Oggi, dopo un anno e mezzo, mi sono fatto un’idea molto più chiara delle potenzialità di questo nuovo social network sviluppato in Italia e condivido con voi qualche nuova considerazione ma, soprattutto, i motivi per i quali secondo me dovreste assolutamente provare l’esperienza Waveful. Vediamoli insieme!

Waveful un nuovo social network made in Italy​

Waveful mi ha subito colpito per il fatto di essere un social relativamente nuovo: proprio pochi giorni fa ha compiuto 3 anni. L’opportunità di vedere un social network ai suoi albori era un’esperienza nuova che volevo provare. Ancora oggi, dopo 3 anni, Waveful è ancora un progetto in divenire e molto attento alle esgenze dei propri utenti quindi non si può dire quale sarà la vera anima del social, lo decideranno gli utenti. Ad oggi posso dirvi che gli utenti hanno un grande impatto nell’evoluzione dell’app: i fondatori (e sviluppatori) di Waveful, Dennis e Steven Motta raccolgono spesso le indicazioni arrvate dalla community per implementarle nei rilasci successivi dell’app. Io stesso mi sono trovato più volte a segnalare piccole idee e migliorie per “l’app che vorrei” e in tempi brevissimi Dennis e Steven mi hanno risposto. Questa è la cosa che mi piace di più: la reattività del team Waveful. È come pubblicare un post su Facebook in merito ad un suggerimento e ricevere un commento da Zuckerberg con scritto “idea interessante ci facciamo un pensierino”. Sentire il team di Waveful così vicino agli utenti è un plus che negli altri social non si ha. Più avanti vi spiego tutti i modi per entrare in contatto con il team Waveful.

3 cose che non avevo capito di Waveful​

Waveful è come il tuo diario

Ero partito con l’idea di usare il mio account Waveful solo per parlare degli articoli del mio blog. In realtà, considerando la natura di Waveful e la struttura a isole (precedentemente tsunami) ovvero i gruppi di interesse, è quasi impossibile essere monotematici. Waveful è più come un diario di viaggio: raccoglie i ricordi permettendo di condividerli con persone interessate a quella tematica. Quindi ci si ritrova a pubblicare oggi la foto del pranzo sull’isola culinaria, domani la foto del gioco da tavolo che stiamo provando condividendo l’esperienza con gli amici dell’isola Giochi di Ruolo. Insomma la vostra homepage non sarà mai monotematica. Potete farlo, certamente, ma entrerete in contatto con pochissimi utenti. Meglio spaziare tra gli argomenti più disparati. Insomma scordatevi le pagine a tema di Instagram dove si parla sempre e solo di un argomento. Perlomeno per me non ha funzionato e ho iniziato ad apprezzare Waveful e la sua community quando ho letteralmente iniziato a postare senza fissarmi su un solo argomento.

Su Waveful conta più la persona del contenuto​

Una differenza che ho apprezzato in questo anno è la componente umana del social. Grazie alle isole è molto semplice entrare in contatto con persone “affini” con le quali condividiamo interessi e passioni. Questo porta naturalmente a stringere legami ed amicizie con gli altri utenti della piattaforma. Il post graficamente professionale, curato in ogni dettaglio è un plus ma non è di certo un requisito fondamentale per spopolare. Agli utenti di Waveful interessa relativamente la qualità grafica del contenuto (che in alcuni casi nemmeno può esserci visto che possiamo fare anche solo post vocali) ma sono attentissimi alla qualità della persona dietro l’account. Quindi un utente socievole che interagisce e stringe legami con gli altri utenti e diventa parte attiva di qualche community è più probabile che diventi più “famoso” di un creator che pubblica materiale graficamente perfetto ma che non interagisce con nessuno. Almeno secondo la mia esperienza.

Waveful è molto attenta ai contenuti sensibili

Durante quest anno ho avuto modo di apprezzare anche l’attenzione del team Waveful nei confronti del materiale sensibile. Nel precedente articolo non avevo chiaro tutto il meccanismo di identificazione e prevenzione che Waveful adotta per tutelare gli utenti più giovani da materiale potenzialmente sensibile. In primis esiste un filtro basato su intelligenza artificiale per identificare automaticamente tutti i post potenzialmente sensibili, post che poi sono revisionati da un team umano di moderatori. In aggiunta a questo bisogna considerare anche le segnalazioni degli utenti che prontamente segnalano qualsiasi cosa inappropriata. Altra cosa che non sapevo: i post identificati come sensibili sono totalmente invisibili per gli utenti più piccoli. Quindi non succederà mai di “vedere per sbaglio” un post non adatto.

Cosa è cambiato nell'ultimo anno su Waveful

Le modifiche e le migliorie sono all’ordine del giorno. Ad ora mentre scrivo l’articolo siamo alla release 1.27: l’app ed il social network sono in continuo miglioramento. Qui vi riporto le novità più significative dell’ultimo anno.

Tsunami o isole?

Piccolo cambiamento non sostanziale ma che di certo ha cambiato lo slang degli utenti del social network: gli Tsunami (ovvero i gruppi di Waveful) ora si chiamano isole.

Sfide per tutti

Nell’ultimo anno sono state introdotte le sfide. Vediamo cosa sono: una sfida è la richiesta di fare un post seguendo un tema specifico in un’isola. Le sfide possono essere create dagli amministratori di un’isola per l’isola stessa. Sono un buon incentivo per stimolare gli utenti dell’isola a creare contenuti nuovi e originali.

Piccola chicca: le sfide più partecipate sono ricompensate da Waveful con dei superlike che possono essere distribuiti ai vari utenti più creativi che hanno partecipato alla sfida.

Nuove classifiche

L’esperienza sull’app si arrichisce con nuove classifiche. Come vi ho già detto esce la classifica della sfida più partecipata ma anche la classifica degli utenti più generosi, ovvero chi ha donato più superlike.

Chissà che non arrivino nuove classifiche.

Arrivano gli ambasciatori

Waveful nell’ultimo periodo ha selezionato un pool di ambasciatori. Ovvero utenti che si impegnano a promuovere il social per farlo crescere a titolo gratuito e per spirito di supporto a questa nuova app.

Indovinate chi è diventato ambasciatore? Ehhh già…proprio io. Come ambasciatore ho qualche piccolo benefit tra cui poter invitare utenti donando loro 2 superlike. Usate il mio link di invito per entrare su Waveful e muovere i primi passi in questo nuovo social network.

Link utili Waveful

Se muovete i primi passi su Waveful e sull’app potrebbero esservi utili queste chat telegram:

  • Waveful support: se avete un problema il servizio clienti del social network. Sono velocissimi e gentilissimi!
  • La chat utenti di Waveful: una chat telegram per parlare con gli altri utenti e confrontarsi sull’esperienza dell’app. In questa chat ci sono anche i fondatori e gli sviluppatori, approfittatene!

E voi?

Conoscevate Waveful? Vi ho anche lontanamente incuriosito? Date una chance a questa nuova app, non  ve ne pentirete! Se entrate usando il mio codice invito avrete in omaggio 2 superlike che potrete donare ai post più creativi che incontrerete lungo la strada!

Avete già provato o state usando Waveful? Fatemelo sapere nei commenti!

Ci vediamo nel 2024! Buona fine e miglior inizio!

waveful

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Alessandro

Ingegnere, musicista e public speaker per diletto. Appassionato di programmazione, tecnologia e qualsiasi cosa possa definirsi anche minimamente nerd!

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