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Stack browser: meglio di un coltellino svizzero

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Tempo di lettura: 5 minuti

Stack Browser!!! Ebbene sì, dovreste saperlo che mi annoio ad usare browser convenzionali. Vi avevo già accennato quanto io adori per esempio Brave Browser o per esempio altri browser alternativi che avevo testato in questo articolo.

Potremmo dire, in questa occasione, che si è trattato di un incontro fortuito: stavo cercando un tool che mi permettesse di gestire più account discord in contemporanea. E così mi sono imbattuto in Stack Browser: uno strumento che, dal mio punto di vista, è davvero il coltellino svizzero dei browser! Integra al suo interno diversi client e quindi in una sola schermata potete avere decine di programmi in contemporanea.

Ogni mattina in Africa...

…il mio pc si accende e sa che dovrà correre più veloce di me se non vuole che io inizi a lanciare in sequenza compulsiva: Telegram, WhatsApp, Discord (per il lavoro), Lightcord (per il resto), Skype, Teams, Thunderbird, Outlook, Slack e molte applicazioni.

Stack Browser invece integra al suo interno tutte queste applicazioni (integrate ad onor del vero tramite la loro versione web). Quindi ogni mattina mi basterà avviare stack browser per avere tutto pronto ed operativo

Stack Browser: un nuovo modo di organizzare i vostri contenuti

La cosa che mi ha colpito in Stack Browser è la gestione dei contenuti che vogliamo visualizzare: se negli altri browser abbiamo il concetto di tab, Stack Browser introduce tre nuovi elementi: Cards, Stack e Spaces.

  • Cards: ogni contenuto web è essenzialmente una finestra che qui viene chiamata Card. Quando aggiungiamo una nuova card questa va in coda alla precedente quindi le cards su susseguono in orizzontale. Una “fila di cards” è per l’appunto uno stack.
  • Stack: come dicevo nel punto precedente uno stack è una riga di cards. Creando più stack si posizionano una “riga di contenuti sotto l’altra”.
  • Space: a volte però serve un livello maggiore di ordine, per esempio, dividere le applicazioni che usiamo per lavoro da quelle che usiamo per usi privati. in questo caso ci aiutano gli space: raggruppamenti di stack dedicati ad un’area specifica. pre esempio io ho uno space “privato” e uno “lavorativo”. Quindi selezionando lo space giusto ho già tutti gli applicativi pronti senza fare login o dover caricare le varie applicazioni.
E nel caso (praticamente certo) in cui la mia spiegazione non fosse chiara vi lascio questo video fatto direttamente dagli sviluppatori per spiegare questa nuova filosofia.

La mia configurazione

Personal

  • “Mail”:
    • Gmail
    • @alessandrobalboni.com (mail 1)
    • @alessandrobalboni.com (mail 2)
  • “Messenger”:
    • WhatsApp
    • Telegram
  • “Media”
    • Twitch
    • Spotify
  • “Social”
    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram
    • Linkedin

Hobby

  • “Toastmasters”:
    • Gmail
    •  Slack 
    • Discord
    • Mailchimp
    • Integromat
  • “Fil. G. Rossini”:
    • Gmail
    • Twitter
    • Instagram
  • “Blog”
    • Admin Panel
    • Google Analytics
    • Search Conso

Work

  • Slack
  • “Mail”:
    • Outlook
    • Mail 2
  • Discord
  • “Meeting”
    • Skype
    • Teams
  • Rock.so

Stack Browser: gestione dei vari stack

Una volta configurate tutte le varie card ci si accorge essenzialmente di due cose:

  • Un uso smodato della ram.
  • Qualsiasi card abbia una riproduzione musicale nello space parte e inizia a “suonare”.

Immaginerete il caos quando ho avviato Stack attivando inconsapevolmente Twitch, Spotify e qualche altra card che, in contemporanea, hanno iniziato a riprodurre tutti i loro contenuti!

In realtà Stack Browser permette di evitare questo inconveniente con le funzioni del menu Suspend e Mute.

menu

Suspend

La funzione suspend, come si evince dal nome, mette in pausa la card, lo stack o direttamente lo space che non volete usare. In quel modo tutti gli applicativi invocati in quella sezione non verranno caricati e non consumeranno risorse.

Mute

Lanciare Stack con Twitch che partiva in autonomia ogni sacrosanta volta era dannatamente disturbante. Soprattutto se si sta lavorando. Se non si vuole sospendere la card si può comunque mettere in mute: in quel caso l’applicativo sarà attivo ma stack non riprodurrà nessun suono.

Stack Browser: bello ma...leggi le istruzioni!

Dopo aver perso un po’ di tempo a configurare tutto, il mio Stack browser era pronto.

Avevo disposto tutte le card negli space, ero bello soddisfatto, con tutti i miei account multipli. Poi ho spento il programma. Al riavvio tutti gli account multipli erano saltati dandomi di fatto disponibile solo il primo che avevo configurato.

Ero già pronto per questo articolo con un bellissimo paragrafo sul fatto che Stack non gestisse bene gli account multipli per uno stesso applicativo quando poi mi sono deciso a leggere le istruzioni sul sito (gli ingegneri non leggono mai le istruzioni perché “Trust me I’m an engineer”).

Già perché in realtà Stack browser nasce apposta per gestire account multipli. Solo che bisogna usare le card private! Se avessi letto le istruzioni (o anche solo l’home page del sito) probabilmente non avrei perso tempo a configurare tutto per due volte! Lesson learned: RTFM!

Le sessioni private

Quando avviate una nuova card in alto a destra avete tre puntini: cliccando lì si apre un menù dove l’ultima voce vi permette di attivare la “Private Session”. Quando avete bisogno di visualizzare più cards dello stesso applicativo ma con account diversi serve abilitare questa funzione. in questo modo le sessioni resteranno isolate e Stack potrà mostrarvele correttamente anche dopo un riavvio del browser stesso.

stack browser private session

Ma come browser lo usi?

Ahhh già….dimenticavo:

ovviamente funziona anche come browser! 
Aprendo una card nuova questa è di base un motore di ricerca. Stack Browser vi offre 4 motori di ricerca tra cui scegliere:

Se non avete mai sentito parlare di Duck Duck Go e Ecosia potreste dare un’occhiata qui!
Dal menu settings potete scegliere il vostro motore di ricerca preferito!
Search engine
Stack Browser Search

Stack Browser: quanto costa

Di base questo tool è gratuito. L’unica vera restrizione che ho trovato nella versione gratuita è il limite alla creazione di soli tre space. Il piano PRO oltre agli space illimitati offre integrazioni a servizi secondari che, di fatto non danno un vero vantaggio.

In ogni caso, se voleste passare alla versione PRO ci sono due piani di iscrizione diversi:

  • 8,4$ dollari al mese
  • 84$ dollari l’anno (quindi di fatto vi regalano due mesi di sottoscrizione PRO)

Guardando sulla sezione prezzi del sito di Stack vedo che per il piano annuale si diventa uno “Stack Angel” ma non ho trovato grandi informazioni in merito. Per informazioni più dettagliate sui piani tariffari cliccate qui per vedere le varie offerte e cosa comportano.

Stack Browser: in conclusione

Un tool carino per chi non vuole lanciare 1000 applicativi diversi. 

Ovviamente usando stack browser si userà la versione web dei vari applicativi quindi l’esperienza potrebbe essere un pelo sfalsata rispetto all’usare il programma originale. Tolto questo dettaglio lo sto trovando davvero comodo per non perdere tempo nel lanciare mille applicativi diversi.

Certo consuma un (bel) po’ di ram, ma racchiude in se così tanti programmi che, probabilmente, se facessi il conto consumerebbe comunque meno ram di quella che userei lanciando tutti gli applicativi singolarmente.

Dulcis in fundo il fatto di poter organizzare tutte le card in stack e space mi piace molto e rende tutti i vari applicativi facilmente individuabili!

E voi lo avete provato? Cosa ne pensate? Preferite lanciare tutti gli applicativi o siete per la centralizzazione? Parliamone nei commenti o sulla chat telegram della community! Vi aspetto con le vostre impressioni!

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Alessandro

Ingegnere, musicista e public speaker per diletto. Appassionato di programmazione, tecnologia e qualsiasi cosa possa definirsi anche minimamente nerd!

3 pensieri riguardo “Stack browser: meglio di un coltellino svizzero

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